venerdì 31 agosto 2007
















Gita a Firenze con centocanti, aprile 2007

Se abbiamo coscienza dell'avvenimento che ci è accaduto e che c'è tra noi siamo protagonisti, indipendentemente dalla capacità con cui sappiamo parlare e agire; altrimenti non siamo nessuno, cioè siamo obbligati a mutuare dagli altri il motivo per cui facciamo le cose, i criteri e il modo di comportarci con gli altri, con la donna, nella società, coi compagni e i professori, con il "dopo università", con se stessi.
O protagonisti o nessuno: e protagonisti non vuole dire avere la genialità o la spiritualità di alcuni, ma avere il proprio volto che è, in tutta la storia e l'eternità, unico e irripetibile.

Luigi Giussani, da Certi di alcune grandi cose

1 commento:

maria stella ha detto...

Ho scoperto il tuo blog per caso, cercando un'immagine di Van Gogh che tu hai usato. Bello! Anch'io ne sto costruendo uno sui libri che leggo, per ricordarmi i titoli. Quando sarà pronto te lo farò leggere! Tutte e due siamo sulla stessa barca. Ho il doppio dei tuoi anni ma la stessa origine. Ciao e buon lavoro