domenica 28 marzo 2010















Vermeer, Cristo in casa di Marta e Maria

«Adesso c'è la Settimana Santa; se uno il Giovedì Santo, il Venerdì Santo,il Sabato Santo, la Pasqua, in questi quattro giorni va dentro senza guardare in faccia Cristo e basta, ma con la preoccupazione dei peccati o della perfezione oppure delle cose da meditarci su, viene fuori stanco e riprende le cose come prima.
Guardare in faccia Cristo, invece, cambia. Ma perché cambi, bisogna guardargli in faccia veramente, col desiderio del bene, col desiderio della verità: "Di tutto sono capace Signore, se sto con te che sei la mia forza"; è un tu che domina, non delle cose da rispettare»

Luigi Giussani, «Si può vivere così», pag. 237

lunedì 22 marzo 2010


















Cravaggio, Resurrezione di Lazzaro

Maria, dunque, quando giunse dov'era Gesù, vistolo si gettò ai suoi piedi dicendo: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora quando la vide piangere e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente, si turbò e disse: «Dove l'avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Vedi come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Costui che ha aperto gli occhi al cieco non poteva anche far sì che questi non morisse?». Intanto Gesù, ancora profondamente commosso, si recò al sepolcro; era una grotta e contro vi era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, già manda cattivo odore, poiché è di quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti ringrazio che mi hai ascoltato. Io sapevo che sempre mi dai ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». E, detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto coperto da un sudario. Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare». Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di quel che egli aveva compiuto, credettero in lui.



Gv. 11, 32-45

giovedì 18 marzo 2010

St Patrick's day



















"May the road rise to meet you,
may the wind be always at your back,
may the sun shine warm upon your face,
and the rains fall soft upon your fields and,
until we meet again,
may God hold you in the palm of His hand."


san Patrizio, Benedizione del viaggiatore irlandese

giovedì 11 marzo 2010

Il seme














Van Gogh, Il seminatore


Il Signore ha messo un seme
nella terra del mio giardino.
Il Signore ha messo un seme
nel profondo del mio mattino

Io appena me ne sono accorto
sono sceso dal mio balcone
e volevo guardarci dentro,
e volevo vedere il seme.

Ma il Signore ha messo il seme
nella terra del mio giardino.
Il Signore ha messo il seme
all’inizio del mio cammino.

Io vorrei che fiorisse il seme,
io vorrei che nascesse il fiore,
ma il tempo del germoglio
lo conosce il mio Signore.

Il Signore ha messo un seme
nella terra del mio giardino.
Il Signore ha messo un seme
nel profondo del mio mattino



Claudio Chieffo

venerdì 5 marzo 2010


















Chagall, Il figliol prodigo


Che diremo dunque in proposito? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui? Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica. Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi?
Chi ci separerà dunque dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Proprio come sta scritto: "Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo trattati come pecore da macello". Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore.

Rm 8, 31-39