lunedì 28 settembre 2009

Ripenso il tuo sorriso














Segantini, Ragazza alla fontana

Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida
scorta per avventura tra le petraie d'un greto,
esiguo specchio in cui guardi un'ellera i suoi corimbi;
e su tutto l'abbraccio d'un bianco cielo quieto.

Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto s'esprime libera un'anima ingenua,
o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.

Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma,
e che il tuo aspetto s'insinua nella mia memoria grigia
schietto come la cima d'una giovinetta palma...


Eugenio Montale, da Ossi di seppia




Perchè nessuno ha un sorriso come il tuo. E oggi l'ho visto di nuovo.

sabato 19 settembre 2009

"...Il sintomo della certezza è che si ha simpatia umana per tutto quello che si incontra. Infatti, la simpatia umana con tutto quello che si incontra è solo data dalla presenza in noi della certezza del destino. Senza certezza non vi è possibilità di simpatia, se non formale, con chi ripete le nostre cose e con chi è d'accordo con noi [...] Quanto più una persona è potente, come certezza di coscienza, tanto più il suo sguardo, anche nel modo abituale di andare per la strada, abbraccia tutto, valorizza tutto, e non gli scappa niente. Vede anche la foglia gialla in mezzo alla pianta verde. E' solo la certezza del significato ultimo che fa sentire, como fossimo un detector, la più lontana limatura di verità che sta nelle tasche di ognuno. E non è necessario, per essere amico di un altro, che lui scopra che quello che dici tu è vero e venga con te. Non è necessario, vado io con lui, per quel tanto di limatura di vero che ha."

Luigi Giussani, da Certi di alcune grandi cose

martedì 15 settembre 2009














" La noia è in qualche modo il più sublime dei sentimenti umani . (......) Il non poter essere soddisfatto da alcuna cosa terrena , né, per dir così dalla terra intera, considerare l'ampiezza inestimabile dello spazio, il numero e la mole meravigliosa dei mondi, e trovare che tutto è poco e piccino alla capacità dell'animo proprio; immaginarsi il numero dei mondi infinito, e l'universo infinito, e sentire che l'animo ed il desiderio nostro sarebbe ancora più grande che sì fatto universo; e sempre accusare le cose d'insufficienza e di nullità, e patire mancamento e voto, e però noia, pare a me il maggior segno di grandezza e nobiltà, che si veggia nella natura umana. Perciò la noia è poco nota agli uomini di nessun momento e pochissimo o nulla agli altri animali".

Leopardi, LXVIII Zibaldone

giovedì 10 settembre 2009

Negra Sombra

Cando penso que te fuches,
negra sombra que me asombras,
ó pé dos meus cabezales
tornas facéndome mofa.
Cando maxino que es ida,
no mesmo sol te me amostras,
i eres a estrela que brila,
i eres o vento que zoa.

Si cantan, es ti que cantas,
si choran, es ti que choras,
i es o marmurio do ríoi
es a noite i es a aurora.

En todo estás e ti es todo,
pra min i en min mesma moras,
nin me abandonarás nunca,
sombra que sempre me asombras.

Rosalia de Castro 1880


Quando penso che tu sia fuggito,la tua ombra scura mi sorprende e ritorni ai piedi del mio capezzale cogliendomi di sorpresa.Quando immagino che tu te ne sia andato, ti mostri nel sole stesso,sei la stella che brilla, il vento che fischia. Se cantano sei tu che canti, se piangono sei tu che piangi, sei il fremito del fiume,
sei la notte e l’aurora. Tu sei in tutto e sei tutto per me. In me dimori. Non lasciarmi mai, ombra che sempre mi sorprendi.