giovedì 30 giugno 2011

Ai vida

Porque é longa a minha sede
Trago a alma insaciada
Uma voz sem tom nem tempo
Age oculta p'la calada

Sou a solidão do templo
Quando o nevoeiro cerra
Sou a estranha flôr ao vento
No esquecimento da Terra

Num intenso gesto de alma
Sou esta pena de me achar tão só
Tanto e tão pouco!
Ai vida!

Porque é longa a minha sede
Trago a alma insaciada
Uma voz sem tom nem tempo
Age oculta p'la calada...

Jorge Fernando (Fado portoghese)

venerdì 24 giugno 2011

























Caravaggio, San Giovanni Battista


«Perché io t’ho amato. Mi senti, martire senz’amore? T’ho amato così come potevo; così come dovevo»

Testori, da Erodiade


venerdì 17 giugno 2011

La scoperta di oggi


















Michelangelo, Schiavo che si desta (Prigioni)


Le senti come chiedono realtà
scarmigliate, feroci,
le ombre che forgiammo insieme
in questo immenso letto di distanze?
Stanche ormai di infinito, di tempo
senza misura, di anonimato,
ferite da una grande nostalgia di materia,
chiedono limiti, giorni, nomi.
Non possono vivere più così: sono alle soglie
della morte delle ombre, che è il nulla.
Accorri, vieni, con me.
Insieme cercheremo per loro
un colore, una data, un petto, un sole.
Che riposino in te, sii tu la loro carne.
Si placherà la loro enorme ansia errante,
mentre noi le stringiamo avidamente
fra i nostri corpi,
dove potranno trovare nutrimento e riposo.
Si assopiranno infine nel nostro sonno
abbracciato, abbracciante. E così,
quando ci separeremo, nutrendoci
solo di ombre, fra lontananze,
esse
avranno ormai ricordi,
avranno un passato di carne ed ossa,
il tempo vissuto dentro di noi.
E il loro tormentato sonno
di ombre sarà, di nuovo, il ritorno
alla corporeità mortale e rosa
dove l'amore inventa il suo infinito.

Pedro Salinas, da La voce a te dovuta

lunedì 13 giugno 2011

"Sento carenza di amici. La fregatura dell'uomo non è la carne, ma la mancanza di ubiquità (ci vorrebbe evidentemente più carne)."


G. Contini, Lettera a Montale

martedì 7 giugno 2011

1-5 giugno: Ucraina














Padre Scalfi insieme a Madre Maria de las Lacrimas, Ivano Frankivsk

"Ce ne sono di cose al mondo che meritino fedeltà? Ben poche. Io penso che si debba essere fedeli all'immortalità, quest'altro nome della vita, solo un po' più forte".

B. Pasternak, da Il dottor Zivago