domenica 24 aprile 2011

Pasqua












L’attesa è dentro di noi, niente potrà strapparla via. Potremo forse ignorarla, ma non sopprimerla, restiamo inquieti: l’unica cosa che vogliamo sapere è se quell’uomo è risorto e quella resurrezione c’entra con me ora, in questo istante in cui scrivo.

Alessandro d'Avenia

sabato 23 aprile 2011

Settimana Santa 2011

"Che un uomo giusto possa essere ridotto alla disperazione lo sappiamo già, ma che possa esservi ridotto Dio, questo sarà il vanto di tutti i ribelli. Il cristianesimo è la sola religione che abbia sentito che la onnipopotenza fa Dio incompleto; il cristianesimo solo ha sentito che Dio, per essere interamente Dio deve essere stato un ribelle, non meno che un re. Solo, fra tutte le religioni, il cristianesimo ha aggiunto il coraggio alle virtù del Creatore. Il solo coraggio degno d'essere chiamato coraggio deve necessariamente significare che l'anima passa per un punto di rottura-e non si rompe... In quelterrificante raconto della Passione c'è una chiara e suggestiva allusione al fatto commovimente che l'autore di tutte le cose (in qualche impensabile maniera) passò non solo attraverso l'agonia ma anche attraverso il dubbio. Sta scritto: "Tu non tenterai il Signore Dio tuo". No; ma il Signore Dio tuo può tentare se stesso; e ciò sembra essere accaduto nel Getsemani. In un giardino Satana tentò l'uomo, e in un giardino Dio ha tentato Dio. Egli dovette passare sommariamente attraverso il nostro umano orrore del pessimismo. Quando il mondo si commosse e il sole oscillò nel cielo, non fu al momento della crocefissione ma al grido dall'alto della croce: il grido che confessò che Dio era abbandonato da Dio. E ora lasciate che i rivoluzionari scelgano un credo fra tutti i credi e un dio fra tutti gli dei del mondo...essi non ne troveranno un altro che sia stato in rivolta anche lui. Anzi... lasciate che gli atei stessi si scelgano un dio. Essi non troveranno che una divinità che abbia manifestato il suo isolamento; non troveranno che una sola religione in cui Dio sia apparso per un istante ateo".


G. K. Chesterton

domenica 17 aprile 2011

16/17 aprile: weekend Centocanti

E sì come secondo raggio suole
uscir del primo e risalire in suso,
pur come pelegrin che tornar vuole,

così de l'atto suo, per li occhi infuso
ne l'imagine mia, il mio si fece,
e fissi li occhi al sole oltre nostr' uso.

Molto è licito là, che qui non lece
a le nostre virtù, mercé del loco
fatto per proprio de l'umana spece.

Io nol soffersi molto, né sì poco,
ch'io nol vedessi sfavillar dintorno,
com' ferro che bogliente esce del foco;

e di sùbito parve giorno a giorno
essere aggiunto, come quei che puote
avesse il ciel d'un altro sole addorno.

Beatrice tutta ne l'etterne rote
fissa con li occhi stava; e io in lei
le luci fissi, di là sù rimote.

Nel suo aspetto tal dentro mi fei,
qual si fé Glauco nel gustar de l'erba
che 'l fé consorto in mar de li altri dèi.

Trasumanar significar per verba
non si poria; però l'essemplo basti
a cui esperïenza grazia serba.

Dante, Paradiso I, 49-72

lunedì 11 aprile 2011










Dolcissimo, possente
Dominator di mia profonda mente;
Terribile, ma caro
Dono del ciel; consorte
Ai lúgubri miei giorni,
Pensier che innanzi a me sì spesso torni.

Di tua natura arcana
Chi non favella? Il suo poter fra noi
Chi non sentì? Pur sempre
Che in dir gli effetti suoi
Le umane lingue il sentir propio sprona,
Par novo ad ascoltar ciò ch'ei ragiona.

Come solinga è fatta
La mente mia d'allora
Che tu quivi prendesti a far dimora!
Ratto d'intorno intorno al par del lampo
Gli altri pensieri miei
Tutti si dileguàr. Siccome torre
In solitario campo,
Tu stai solo, gigante, in mezzo a lei.

Leopardi, da Il pensiero dominante