venerdì 27 giugno 2008

Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo seguiva. Ed ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: "Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi". E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: "Lo voglio, sii sanato". E subito la sua lebbra scomparve. Poi Gesù gli disse: "Guardati dal dirlo a qualcuno, ma va' a mostrarti al sacerdote e presenta l'offerta prescritta da Mosè, e ciò serva come testimonianza per loro".

Mt, 8, 1-4

giovedì 26 giugno 2008

Vuestra

Vuestra soy pues me criasteis
vuestra pues me redimisteis
vuestra pues que me sufristeis
vuestra pues que me llamasteis
vuestra porque me esperasteis
vuestra porque no me perdì :
que mandais hacer de mì?


Que mandais pues, buen Señor,
que haga tan vil criado?
Cual officio le habeis dado
a este esclavo pecador?
Veis me aqui mi dulce amor,
amor dulce veis me aqui
que mandais hacer de mì?


Veis aqui mi corazòn,
io lo pongo en vuestra palma :
mi cuerpo, mi vida y alma,
mis entrañas y affliccion.
Dulce esposo y Redentor,
pues por vuestra me ofreci
que mandais hacer de mì?


Haga fruto o non lo haga,
estè callando o hablando,
muestrame la ley mi llaga,
goce de Evangelio hablando.
Estè penando o gozando
solo vos en mi vivìs.
Que mandais hacer de mi




Santa Teresa d'Avila





Sono tua poichè mi hai creata, sono tua perché mi hai redenta, sono tua poiché mi hai voluta, sono tua poiché mi hai chiamata, sono tua perchè mi hai attesa, sono tua perché non mi sono perduta : che cosa vuoi farne di me ? / Che cosa vuoi o mio buon Signore che faccia una così umile creatura ? Che compito hai dato a questa indegna peccatrice ? Vedi, io sono qui, mio dolce amore, amore dolce, sono qui che cosa vuoi farne di me ? / Vedi qui c'è il mio cuore, io lo metto nelle tue mani : il mio corpo, la mia vita e la mia anima, le mie speranze e le mie preoccupazioni. Dolce sposo e Redentore, poiché mi sono data tutta a te che cosa vuoi farne di me ? /Porti frutto o non ne porti, che stia zitta o stia parlando, mostrami quali sono le leggi del Vangelo. Che io soffra o sia felice, Tu solo sei nella mia vita. Che cosa vuoi farne di me?



Mi pare di non aver mai messo questo che è uno dei miei canti preferiti. Oggi lo abbiamo fatto alla scuola e ho pensato di postarlo, perchè voglio essere proprio così.

martedì 24 giugno 2008

Natività di san Giovanni Battista






















Leonardo Da Vinci, Vergine con Bambino, Sant'Anna e San Giovannino

Per Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei. All'ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: "No, si chiamerà Giovanni". Le dissero: "Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome". Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta, e scrisse: "Giovanni è il suo nome". Tutti furono meravigliati. In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro: "Che sarà mai questo bambino?" si dicevano. Davvero la mano del Signore stava con lui.

Lc 1, 57-66.

lunedì 23 giugno 2008






















Picasso, Ragazzo con cavallo

Il popolo non chiede più all’arte né consolazione né entusiasmi. I più raffinati, gli agiati, i fannulloni, i distillatori della quintessenza, cercano il nuovo, la cosa non comune, l’originale, lo scandaloso. Io, dai tempi del cubismo e dopo di esso, accontentavo questi signori e questi critici con le innumerevoli stranezze che mi brulicavano nella mente, ed essi quanto meno li comprendevano tanto più li ammiravano. Tanto mi divertivano tutti questi giochi con tutte le loro sciocchezze, i rebus, gli arabeschi che divenni noto in breve tempo. Per un pittore la notorietà significa vendita, guadagno, successo, ricchezza.
Oggi, come vedete, io sono diventato noto a tutti e molto ricco: ma quando mi trovo solo con me stesso non ho il coraggio di considerarmi pittore nell’antico senso di questa parola. Grandi pittori sono stati Giotto, Tiziano, Rembrandt, Goya. Io sono stato soltanto un burlone pubblico che ha sentito il proprio tempo.
Allora se gli artisti sono insoddisfatti di quelle correnti che seguono forse solo per interesse, perché i critici le esaltano? Forse troppi oggi si dilettano con l’arte e tanti riescono abbastanza bene (specie in pittura) : così i critici lodano le stramberie perché pochi ad esse si dedicano e, quindi, vi è più possibilità di guadagno?

Pablo Picasso

(Grazie a Giacabi!)

mercoledì 18 giugno 2008













Lo dico in brutta copia, a voce bassa,
ché non è ancora venuto il momento:
il gioco del cielo irresponsabile
si attinge col sudore e l'esperienza.

E sotto il cielo dimentichiamo spesso
-sotto un purgatoriale cielo effimero-
che il felice deposito celeste
è una mobile casa della vita.

9 marzo 1937.

Osip Mandel'stam

venerdì 13 giugno 2008

Grazie mille













Quando si vedono
le montagne che non c’è foschia
quando le vacanze iniziano
e quando poi torno a casa mia
quando mi alzo e sento che ci sono
quando sfreghi il naso contro il mio
quando mi respiri vicino
sento che sento che

Per ogni giorno, ogni istante, ogni attimo
che sto vivendo
Grazie Mille

Quando si giocano
le coppe in tele il mercoledì
quando sento un pezzo splendido
che mai pensavo bello così
quando il cane mi vuol salutare
quando vedo i miei sorridere
quando ho l’entusiasmo di fare
sento che sento che

Per ogni giorno, ogni istante, ogni attimo
che sto vivendo
Grazie Mille

Quando un microfono
non lo vorrei abbandonare mai
quando i miei amici prendono
un’accoppiata secca alla SNAI
quando il mondo mi sembra migliore
anche solo per un attimo
quando so che ce la posso fare
sento che sento che

Per ogni giorno, ogni istante, ogni attimo
che sto vivendo
Grazie Mille
Per ogni istante, ogni giorno, ogni attimo
che mi è stato dato
Grazie Mille
Grazie Mille


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Stasera dopo aver letto un articolo inaspettato su max Pezzali sul nuovo Tempi mi son ritrovata a canticchiare questa canzone a cui non pensavo da tanto...ma soprattutto è da tanto che non provo questa gratitudine che anche una canzone "poco impegnata" come può essere questa mi ricorda!

giovedì 12 giugno 2008

Come la scala tutta sotto noi
fu corsa e fummo in su 'l grado superno,
in me ficcò Virgilio li occhi suoi,
e disse: «Il temporal foco e l'etterno
veduto hai, figlio; e se' venuto in parte
dov' io per me più oltre non discerno.
Tratto t'ho qui con ingegno e con arte;
lo tuo piacere omai prendi per duce;
fuor se' de l'erte vie, fuor se' de l'arte.
Vedi lo sol che 'n fronte ti riluce;
vedi l'erbette, i fiori e li arbuscelli
che qui la terra sol da sé produce.
Mentre che vegnan lieti li occhi belli
che, lagrimando, a te venir mi fenno,
seder ti puoi e puoi andar tra elli.
Non aspettar mio dir più né mio cenno;
libero, dritto e sano è tuo arbitrio,
e fallo fora non fare a suo senno:
per ch'io te sovra te corono e mitrio
».

Dante, Pg. XVII

mercoledì 11 giugno 2008














...Se tu segui tua stella,
non puoi fallire a glorïoso porto.



Dante, Inf. XV

venerdì 6 giugno 2008

Ingiustissimo Amor, perché sì raro
corrispondenti fai nostri desiri?
onde, perfido, avvien che t'è sì caro
il discorde voler che in duo cor miri?
Gir non mi lasci al facil guado e chiaro,
e nel più cieco e maggior fondo tiri:
da chi disia il mio amor tu mi richiami,
e chi m'ha in odio vuoi che adori ed ami.


Fai che a Rinaldo Angelica par bella,
quando esso a lei brutto e spiacevol pare:
quando le parea bello e l'amava ella,
egli odiò lei quanto si può più odiare.
Ora s'affligge indarno e si flagella;
così renduto ben gli è pare a pare:
ella l'ha in odio, e l'odio è di tal sorte,
che piu tosto che lui vorria la morte.

Ariosto, Orlando Furioso, canto II, I-II

giovedì 5 giugno 2008

Ti sento vivere


















Non so che cosa fare
il sonno se n'è andato e non tornerà
un vetro da cui guardare
il silenzio fermo della città
E ti vorrei chiamare
si però a quest'ora ti arrabbierai
e poi per cosa dire
a metà io so che mi bloccherei

Perché non è facile
forse nemmeno utile
certe cose chiare dentro poi non
escono, restano, restano

Vorrei dirti, vorrei
ti sento vivere
in tutto quello che faccio e non faccio ci sei,
mi sembra che tu sia qui
sempre
Vorrei dirti, vorrei
ti sento vivere
dovunque guardo ci sei tu
ogni discorso sempre tu
ogni momento io
ti sento sempre più

Seduta lì a parlare
con i tuoi amici che bella sei
mi sembra di impazzire
per essere lì con te non so che darei
Ti vorrei far vedere
tutti i miei foglietti e le lettere
che ti vorrei spedire
ma non ho il coraggio e non so perché

Perché non è facile
forse nemmeno utile
certe cose chiare dentro poi non
escono, restano, restano

Vorrei dirti, vorrei
ti sento vivere
in tutto quello che faccio e non faccio ci sei,
mi sembra che tu sia qui
sempre
Vorrei dirti, vorrei
ti sento vivere
dovunque guardo ci sei tu
ogni discorso sempre tu
ogni momento io
ti sento sempre più.


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canzone amarcord di molti anni fa...però è bella e in questi giorni mi si addice! piacerebbe anche alla Clara :)

mercoledì 4 giugno 2008

Scetate














Si duorme o si nun duorme bella mia,
siente pe' nu mumento chesta voce...
Chi te vò' bene assaje sta 'mmiez'â via
pe' te cantá na canzuncella doce...
Ma staje durmenno, nun te si' scetata,
sti ffenestelle nun se vonno aprí...
è nu ricamo 'sta mandulinata...
scétate bella mia, nun cchiù durmí!

'Ncielo se só' arrucchiate ciento stelle,
tutte pe' stá a sentí chesta canzone...
Aggio 'ntiso 'e parlá li ttre cchiù belle,
dicevano: Nce tène passione...
E' passione ca nun passa maje...
passa lu munno, essa nun passarrá!...
Tu, certo, a chesto nun ce penzarraje...
ma tu nasciste pe' mm'affatturá...

Canzone tradizionale napoletana (Russo e Costa)


Ultimamente grazie al cd di napolincanto mi sono letteralmente innamorata di alcune canzoni napoletane... hanno dei testi favolosi e struggenti, e la musica è da strapparti la pelle di dosso tanto è bella! Il mandolino mi fa impazzire!



Traduzione (più o meno)

Se dormi o se non dormi bella mia
senti per il momento questa voce
chi ti vuole molto bene sta in mezzo alla strada
per cantarti una canzone dolce.
ma stai dormendo non ti sei svegliata
queste finestrelle non si vogliono aprire
questa mandolinata è un ricamo
svegliati, bella mia, non dormire più!

In cielo si sono raccolte (?) cento stelle
tutte per stare ad ascoltare questa canzone
Ho sentito parlare le tre più belle
dicevano: Ha una passione
è una passione che non passa mai,
passa il mondo ma essa non passerà.
Tu certo a questo non penserai,
ma sei nata per incantarmi...

martedì 3 giugno 2008


















Van Gogh

Ma veramente sono talmente curioso del possibile e di ciò che realmente esiste, che è scarso il desiderio e il coraggio di cercare l'ideale quale potrebbe risultare dai miei studi astratti. Altri possono avere per gli studi astratti più lucidità di me, e certo tu potresti essere di quelli come anche Gauguin...e forse anch'io, quando sarò vecchio. Ma nell'attesa ricontinuo a masticare natura. Esagero, qualche volta cambio un pò nel motivo, ma in definitiva non invento l'intero quadro, lo trovo invece già fatto, ma da scovare, in natura.

Van Gogh, Lettere ad un amico pittore