mercoledì 30 luglio 2008

Parole e silenzio (parte 2)

Pawel scosse il capo; le osservazioni del ragazzo si facevano oscure.
"Diciamo, Pan Tarnowski, che tu e io viviamo sui due lati d'una strada e che questa strada divida due mondi diversi che risultino incomprensibili l'uno all'altro. Diciamo che io ti porgo la chiave della mia porta e tu mi porgi la chiave della tua; apriamo le nostre porte ed occoci qua; stiamo gettando uno sguardo all'interno l'uno della casa dell'altro. Non è una benedizione?"
"Non c'è niente dentro di me che troveresti d' interessante".
"Questo non lo credo affatto".
"Perchè vorresti guardare?".
"Perchè l'uomo non è fatto per essere solo".
"Non siamo soli".
David abbassò lo sguardo. A bassa voce disse:" Uno può essere solo, anche in una casa piena di persone che parlano senza sosta".
"Rafforzi la mia tesi: non è necessario parlare".
"Ah, ma parlare è necessario. Non intendo il rumore della bocca, ma il parlare che scaturisce dal silenzio".
"Ora mi hai completamente perso. Cos'è che stai davvero cercando di dire?".
"Il vero parlare è vedere come se si fosse una cosa sola: l'unione del silenzio e l'unione delle parole vere che da questo scaturiscono. Tale unione espande lo sguardo".

M. O'Brien, da Il libraio

2 commenti:

giacabi ha detto...

questo libro è veramente bello!!!
devo trovare il tempo per leggerlo.
Grazie di avermelo fatto conoscere.

Roby ha detto...

bellissimo questo pezzo!! Comprerò a piu presto qst libro, grazie!!