Magritte, Questa non è una pipa
Affascinato, Pawel gli fece un cenno: "Continua".
"Una cosa non è detta in verità se non quando colui che la pronuncia è pronto a dare il proprio sangue in garanzia delle parole che gli escono dalla bocca o dalla penna. Non importa che il sangue venga versato in senso letterale, ma la volontà di versarlo è essenziale per l'autenticità. Nelle incertezze della vita, ci sarà richiesto o meno di dare il sangue; non spetta a noi decidere, ma sta a noi essere disposti a farlo".
"Dunque credi che le parole di un uomo dovrebbero essere sostenute dalla sua stessa vita".
"Sì, se si tratta di avere autorità. Ecco perchè dobbiamo avere cura delle nostre parole: una parola cambia l'esistenza. Dobbiamo proteggere la purità del linguaggio, perchè è questa a condurre il sacro dall'uno all'altro".
Pawel si accigliò e posò il suo libro sul tavolo: "Un vecchio pittore mi disse una volta una cosa del genere. Diceva che, se i simboli sono corrotti, i concetti sono corrotti, e così perdiamo la capacità di comprendere le cose per quello che sono; e allora diventiamo più vulnerabili alla deformazione delle nostre percezioni".
"E perciò delle nostre azioni" aggiunse enfaticamente David.