venerdì 6 marzo 2009

L'essenza dell'amore
















Giovanni Bellini, Estasi di San Francesco


"San Francesco avrebbe potuto amare la sua cittadina quanto l’amava prima, o forse anche di più; ma pur amandola di più, l’essenza del suo amore sarebbe stata diversa. Avrebbe potuto vedere e amare ogni tegola dei tetti spioventi e ogni uccello posato sui bastioni, ma li avrebbe visti in una prospettiva nuova e soprannaturale di costante pericolo e dipendenza. Invece di essere semplicemente fiero della sua città perché forte e salda, avrebbe ringraziato Dio onnipotente perché non la lasciava cadere, avrebbe ringraziato Dio perché non lasciava cadere l’intero cosmo come un vaso di cristallo che si infrangesse in una miriade di stelle cadenti. (..) Si dice comunemente e in modo un po’ cinico che “fortunato è colui che non si aspetta nulla, perché non sarà deluso”. San Francesco ha detto in un senso assolutamente felice ed entusiastico “fortunato è colui che non si aspetta nulla, perché tutto gli darà gioia”. E’ stato partendo da questa idea ponderata di ricominciare da zero, dall’oscuro nulla del suo deserto, che riuscì a godere delle cose terrene come pochi altri sono riusciti."



G.K.Chesterton, da San Francesco



Grazie a: http://osteriavolante.myblog.it/ (e grazie anche alla Ele, ma questa è un'altra storia!)

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