martedì 2 settembre 2008


















Van Gogh, La ronda dei carcerati

La vita è vita dappertutto, la vita è in noi stessi e non fuori di noi. Accanto a me ci saranno degli esseri umani ed essere uomo fra gli uomini e restarlo sempre, in qualsiasi sventura non avvilirsi, non perdersi d'animo, ecco in che consiste la vita, ecco il suo compito. [...] Guardando indietro penso quanto tempo è stato speso inutilmente, quanto ne è andato perduto in errori, futilità, incapacità di vivere; per quanto lo apprezzassi qualche volta ho peccato contro il mio cuore e il mio spirito, e il cuore mi sanguina. La vita è un dono, la vita è felicità, ogni minuto poteva essere un secolo di felicità. Si jeunesse savait! Adesso, cambiando vita, rinasco in una nuova forma. [...] Rinascerò migliore. Ecco la mia speranza, tutto il mio conforto.


F. Dostoevskij


Questa frase era anche citata nella mostra del meeting "Libertà va cercando, ch'è sì cara", uno degli avvenimenti più clamorosi della fiera. Raccoglieva testimonianze di carcerati da tutto il mondo, uomini che pur nella criticità della loro condizione hanno visto una speranza nella loro vita grazie all'incontro con persone che hanno fatto loro capire, offrendogli sostegno, compagnia ma anche una vera opportunità di lavoro, che sono più grandi, valgono di più dello sbaglio commesso. Alcuni di questi carcerati erano proprio lì, al meeting, in un laboratorio di pasticceria appositamente allestito accanto alla mostra, dove hanno potuto incontrare la gente e vendere i loro prodotti. Guardando la mostra ma soprautto i loro volti ho scoperto una amnità incredibile, sono più liberi loro dietro le sbarre di quanto sia io, che posso andare dove voglio e fare ciò che mi pare!

1 commento:

Andrew Haines ha detto...

In our CLU group we have been reading "Si Puo Vivere Cosí." Naturally, the question of freedom has surfaced quite a bit, and your reflection on the nature of freedom as "cercando" is insightful. I think you are onto something!