venerdì 5 settembre 2008











Mons. Paolo Pezzi col Santo Padre

"Quando mi han chiesto di fare questo intervento mi è venuto in mente che 25 anni fa ero tra i volontari che questo palco lo montavano, e c’era un amico mio Aldo che si preoccupava di tener un po’ la supervisione della cosa, a colpo d’occhio era in grado di valutare, allora si facevano così, quanti nodi e quanti tubi “Innocenti” sarebbero serviti.
In fondo era molto semplice sapere cosa fare perché bastava seguire, obbedire, per sentirsi partecipi di un’opera molto più grande di me. Oggi sul palco tutto sommato mi è chiesto invece di parlare, penso che nella sostanza almeno per me è la stessa cosa, io nella vita è vero ho cercato sempre una cosa cioè di rispondere soltanto al mistero di Dio.
Perché, dice Claudel che la vita va cavalcata, non va sgrossata per cercare di renderla un po’ più facile. Nella mia vita ho detto di sì al Mistero un po’ di volte magari ingenuamente, a volte anche incoscientemente, eppure così facendo ho potuto scoprire con uno stupore via via crescente, perdonatemi se uso questa espressione, un disegno buono sulla mia vita e al centro di questo disegno (e lo dico senza falsa modestia) ho potuto conoscere sempre più chiaramente i lineamenti del volto di Colui che ne è l’Autore."


Mons. Paolo Pezzi, arcivescovo di Mosca (testimonianza al Meeting di Rimini)

Nessun commento: