martedì 27 gennaio 2009

Il rischio educativo


















Robert Doisneau

"Haec rettuli ut probarem tibi quam vehementes haberent tirunculi impetus primos ad optima quaeque, si quis exhortaretur illos, si quis inpelleret. Sed aliquid praecipientium vitio peccatur, qui nos docent disputare, non vivere, aliquid discentium, qui propositum adferunt ad praeceptores suos non animum excolendi sed ingenium. Itaque quae philosophia fuit facta philologia est".

Seneca, Lettere a Lucilio, XVIII, 3, 23



[Ti ho raccontato questo per dimostrarti come sarebbero impetuosi da principio gli slanci dei novizi verso le cose più alte, se qualcuno li stimolasse e li spronasse. Ma qualche errore si commette per colpa dei maestri che ci insegnano a discutere, non a vivere, qualche altro per colpa dei discepoli che frequentano le scuole non col proposito di esercitare lo spirito, ma l'ingegno. Così quella che fu filosofia è diventata filologia].

2 commenti:

maria stella ha detto...

Al corso di aggiornamento che sto facendo con Diesse Carlo Wonsgruber (non so se ho scritto esattamente) ha detto più o meno gli ingredienti per essere un buon insegnante: 1. amore a sè; 2 uso incondizionato della ragione; 3. stupore per la realtà; 5.passione per ciò che si insegna e ora non mi ricordo il quarto, te lo farò sapere al più presto.
P.S.Sto diventando vecchia!

annina ha detto...

vero che sei di Milano...nn so perchè continuo a pensare che tu sia siciliana!! qui la vecchia sono io!! grazie per questi punti, capitano giusto a fagiolo...ieri dopo l'incontro ho scoperto di nuovo che voglio fare l'insegnante.