mercoledì 7 gennaio 2009

"Per capire non basta sapere, occorre fare, con quel coraggio della libertà che è aderire all'essere che si vede, cioè alla verità.
Se la legge dell'esistenza è mettere in comune se stessi, noi dovremmo condividere tutto, ogni istante.
Questa è la maturità suprema, che si chiama umanità o santità. Per educarci a questo ideale, l'esserci costretti dalle circostanze (il «dovere» nel senso solito) serve molto più difficoltosamente.
È il piccolo tempo libero che mi educa; ciò che dà l'esatta misura della mia disponibilità agli altri è, l'uso di quel tempo che è solo mio, in cui posso fare «ciò che ho voglia». Ci formiamo così una mentalità, un modo quasi istintivo di concepire la vita tutta come un condividere.
Il piccolo tempo libero redime tutto il resto. E, adagio adagio, andando in «caritativa» si incomincia a capire di più il compagno di banco, il papà e la mamma, il collega di lavoro".

don Giussani, da Il senso della caritativa




Oggi non è che avessi molta voglia di riprendere la caritativa viste le condizioni climatiche...avrei prefwrito starmene a casa a studiare, dato che venerdì ho un esame! così mentre camminavo nella neve mi sono interrogata di nuovo sulle ragioni di questo gesto... poi come al solito prima di cominciare abbiamo letto il libretto e il pezzo era proprio questo: anche se l'ho letto decine di volte, proprio oggi mi ha particolarmente colpito.

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