venerdì 21 marzo 2008

Due canti del Venerdì Santo














Beato Angelico, crocifissione nel convento di S.Marco


Amicus meus

Amicus meus osculi me tradidit signo.
Quem osculatus fuero, ipse est, tenete eum.
Hoc malum fecit signum,
qui per osculum adimplevit homicidium.
Infelix praetermisit pretium sanguinis,
et in fine laqueo se suspendit.
Bonum erat ei, si natus non fuisset homo ille.
Infelix praetermisit pretium sanguinis,
et in fine laqueo se suspendit.


T.L. De Victoria


Amico mio, mi tradisci col segnale di un bacio.
"Quello che bacerò, è proprio lui, arrestatelo".
Diede questo malvagio segnale,
colui che con un bacio compì un omicidio.
L'infelice lasciò cadere il prezzo del sangue
e si impiccò.
Era meglio per lui se quell'uomo non fosse mai nato.
L'infelice lasciò cadere il prezzo del sangue
e si impiccò.


http://en.wikipedia.org/wiki/Tomas_Luis_de_Victoria



Stava a' pie' della croce

Stava a’ pie’ della Croce
onde pendea ‘l Figliolo
la Madre in pianto e in duolo
stupida e senza voce.


Vide il suo dolce Nato
mandar lo spirto fuore
dall’affannato core
povero e desolato.

Madre santa le piaghe
stampa del Crocefisso
dentro lo mio cor fisso
et di ciò sol m’appaghe.

Fa’ che ‘l mio cor tutt’arda
in amar Christo Dio
fa’ ch’al suo gran desio
non fia mia voglia tarda.

Anonimo, red. Francesco Soto de Langa

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