martedì 2 ottobre 2007

Il mio volto

























Mio Dio, mi guardo ed ecco scopro
che non ho volto
guardo il mio fondo e vedo il buio
senza fine.

Solo quando mi accorgo che tu sei,
come un'eco risento la mia voce
e rinasco come il tempo dal ricordo.

Perché tremi mio cuore? Tu non sei solo,
tu non sei solo;
amar non sai e sei amato,
e sei amato;
farti non sai e pur sei fatto,
e pur sei fatto.

Come le stelle su nei cieli,
nell'Essere tu fammi camminare,
fammi crescere e mutare, come la luce
che cresci e muti nei giorni e nelle notti.

L'anima mia fai come neve che si colora
come le tenere tue cime, al sole del tuo amor.


Adriana Mascagni, Il mio volto


"A volte, quando uno incomincia a guardare se stesso, vede soltanto il buio senza fine, vede soltanto il nulla, vede un aspetto del reale che è tutt'altro che bello. La questione è se noi ci fermiamo lì oppure no. Io domando se questo buio senza fine è tutto, o se, mentre percepisco questo buio, io ci sono, il mio io c'è, e questo non è uguale a nulla. Io ci sono. Perciò, pur con questo buio senza fine, in questo momento, "sono fatto". Non c'è nessun buio senza fine che mi possa impedire di riconoscere questo "sono fatto" ("Farti non sai eppur sei fatto"). Qualsiasi situzione -brutta o bella che sia- è essa stessa "fatta", qualsiasi situazione è parte del reale e perciò grida un Altro."

Carron, assemblea internazionale responsabili

1 commento:

Mafe ha detto...

beatiful song. regards from praraguay. GS paraguay.