"Cosa mi importa che non esistano colpevoli, che ogni cosa derivi semplicemente e direttamente da un’altra, e che io lo sappia! Ho bisogno di un compenso, se no, mi consumo. E di un compenso non nell’infinito, chi sa dove e chi sa quando, ma qui, sulla terra, e voglio vederlo coi miei occhi! Io ho creduto, e perciò voglio vedere anch’io, e se allora sarò già morto, mi devono risuscitare perché se tutto accadesse senza di me, sarebbe una cosa troppo avvilente. Non ho mica sofferto per concimare con le mie colpe e le mie sofferenze un’armonia futura in favore di chi sa chi! Voglio vederlo coi miei occhi, il daino che ruzza accanto al leone, e l’ucciso che si rialza e abbraccia il suo uccisore. Voglio esserci anch’io, quando tutti sapranno finalmente perché le cose siano andate così".
Dostoevskij, da I fratelli Karamazov
2 commenti:
Devo proprio rileggerlo questo libro...mi sa che mi hai spronato a riprenderlo in mano. Brava!
bè io non ho nessun merito, caso mai il merito è di Dostoevskij :) in ogni caso sì, è un libro da leggere e rileggere
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