venerdì 13 febbraio 2009

Ogni poeta s'è angosciato, meravigliato e ha goduto. L'ammirazione per un gran passo di poesia non va mai alla stupefacente abilità, ma alla novità della scoperta che contiene. Anche se proviamo un palpito di gioia a trovare un aggettivo accoppiato con riuscita a un sostantivo, che mai si videro insieme, non è stupore dell'eleganza della cosa, alla prontezza dell'ingegno, all'abilità tecnica del poeta che ci tocca, ma meraviglia alla nuova realtà portata in luce.

Cesare Pavese, da Il mestiere di vivere

1 commento:

maria stella ha detto...

Bello! Don Giussani diceva che il poeta è chi sente e rivela, a chi è preso dagli affanni della vita, la verità delle cose perchè ha una sensibilità unica, profonda. Mi piace che Pavese paragoni l'opera del poeta alla creazione.
CIAO