venerdì 22 febbraio 2013

R. Doisneau, La voiture fondue

"Non si era mai potuto convincere che la vita dovesse proprio essere così grigia e indifferente, così priva di misteri e di miracoli, come tutti affermavano quando dicevano rassegnati: così è la vita!" 

M. Ende, da La Storia Infinita

domenica 10 febbraio 2013

La realtà resta fresca

Mausoleo di Galla Placidia, particolare della volta

"È solo da poco tempo, in un recente e tormentato periodo di transizione, che ogni scrittore ha pensato che fosse suo dovere scrivere una nuova teoria su tutte le cose, o disegnare una mappa del mondo mai vista prima. I vecchi scrittori si accontentavano di parlare del vecchio mondo, ma lo facevano con una tale freschezza d’immaginazione da farlo sembrare un nuovo mondo. Prima del tempo di Shakespeare, gli uomini erano cresciuti abituandosi a guardare il cielo attraverso l’astronomia tolemaica, dal tempo di Shakespeare in poi si sono abituati a guardarlo attraverso l’astronomia copernicana. Ma i poeti non si sono mai abituati alle stelle ed è loro compito impedire a chiunque altro di abituarsi. Qualunque uomo legga per la prima volta le parole «le candele della notte sono spente» trattiene il respiro e quasi maledice sé stesso per aver trascurato di guardare adeguatamente, o abbastanza frequentemente, le maestose e misteriose rivoluzioni della notte e del giorno. Le teorie ammuffiscono in fretta; ma la realtà resta fresca. Secondo l’antica concezione della sua funzione, il poeta aveva a che fare con la realtà delle cose; con le lacrime che sgorgano dalle cose, come nel grande lamento di Virgilio; con il diletto di osservare cose innumerevoli, come nelle spensierate poesie di Stevenson; con il ringraziare per l’esistenza delle cose, come nel francescano cantico del sole o nel Benedicite omnia opera. Che dietro queste cose ci siano delle grandi verità è vero; quelli che sono talmente infelici da non credere in queste verità possono benissimo chiamarle teorie".
G.K.Chesterton, da Chaucer 

martedì 5 febbraio 2013

Il modo tuo d'amare


Gustav Klimt

La forma de querer tú        
es dejarme que te quiera. 
El sí con que te me rindes 
es el silencio. Tus besos        
son ofrecerme los labios 
para que los bese yo. 
Jamás palabras, abrazos,        
me dirán que tú existías, 
que me quisiste: Jamás. 
Me lo dicen hojas blancas,        
mapas, augurios, teléfonos; 
tú, no. 
Y estoy abrazado a ti 
sin preguntarte, de miedo        
a que no sea verdad 
que tú vives y me quieres. 
Y estoy abrazado a ti        
sin mirar y sin tocarte. 
No vaya a ser que descubra 
con preguntas, con caricias,        
esa soledad inmensa 
de quererte sólo yo. 

                            Pedro Salinas, da La voce a te dovuta

venerdì 1 febbraio 2013

You found me


I found God
On the corner of first and Amistad
Where the west was all but won
All alone, smoking his last cigarette
I Said where you been, he said ask anything
Where were you?
When everything was falling apart
All my days were spent by the telephone
It never rang
And all I needed was a call
That never came
To the corner of first and Amistad 

Lost and insecure
You found me, you found me
Lying on the floor
Surrounded, surrounded
Why'd you have to wait?
Where were you? Where were you?
Just a little late
You found me, you found me 

In the end everyone ends up alone
Losing her, the only one who's ever known
Who I am, who I'm not, who I want to be
No way to know how long she will be next to me 

Lost and insecure
You found me, you found me
Lying on the floor
Surrounded, surrounded
Why'd you have to wait?
Where were you, where were you?
Just a little late
You found me, you found me 

Early morning, City breaks
I've been calling for years and years and years and years
And you never left me no messages
You never send me no letters
You got some kind of nerve, taking all I want 

Lost and insecure
You found me, you found me
Lying on the floor
Where were you where were you 

Lost and insecure
You found me, you found me
Lying on the floor
Surrounded, surrounded
Why'd you have to wait?
Where were you, where were you?
Just a little late
You found me, you found me 

Why'd you have to wait?
To find me, to find me