martedì 12 luglio 2011















Manet, Sulla spiaggia

“Conosco degli uomini che sentono il bisogno del mare e lo cercano al passo lento della loro carovana. Costoro, quando giungono sul promontorio dal quale dominano quella vasta e profonda distesa, respirando l’acre odore del sale e restando estasiati davanti a uno spettacolo che non serve a nulla in quel momento, perché il mare non si può afferrare. Ma dentro il loro cuore sono purgati dalla schiavitù delle cose meschine. Forse essi osservano nauseati, come dalle sbarre di una prigione, il bricco, gli utensili da cucina, le lagnanze delle mogli, la ganga quotidiana che può essere un volto letto in trasparenza e costruire l’essenza delle cose, ma che talvolta diventa una pesante tomba e li imprigiona. Allora essi fanno provvista di vastità e riportano nelle loro case la beatitudine che vi hanno trovata. E la casa non è più la stessa perché in qualche luogo esiste una pianura sul far del giorno e il mare. Perché tutto si apre su qualcosa di più vasto di noi. Tutto diviene sentiero, strada e finestra su qualcosa che è diverso da noi”.

Saint Exupery, da Cittadella

3 commenti:

maria stella ha detto...

Bello e appropriato! Anch'io ho voglia di mare. Ieri ero a Celle Ligure, ho fatto il bagno ma non è la stessa cosa che starci davanti per un tempo più lungo. Di nuovo complimenti per l'abbinamento testo e immagine

Samuele Baracani ha detto...

Wow, la citazione è stupenda, devo riscoprire un po' quest'autore

annina ha detto...

Grazie ad entrambi!!
Maria non ti dico che voglia ho io di mare..sta diventando un pensiero fisso! altro che celle ligure, io l'ho solo visto di sfuggita il mare per ora...
Samuele, devo riscoprirlo anche io...ho trovato questo brano citato altro e me ne sono innamorata, ma non ho mai letto "Cittadella", purtroppo!