martedì 2 febbraio 2010

Presentazione di Gesù al tempio
















Beato Angelico, Presentazione al tempio


Quando la Madonna si è recata al tempio, otto giorni dopo, per offrire il suo Pri mogenito, nel grande tempio nel quale ogni giudeo identificava la maestà di Dio, essa certamente si sentiva come nullificata dalla grandezza e dalla maestà di Dio. Ma, nella percezione della grandezza del tempio, un sentimento penetrava e prevaleva: la grandezza di Dio era il Bambino che aveva tra le braccia, era il Bambino che piangeva, era il Bambino che allattava. Vedendo da che cosa Dio ha fatto nascere quello che è il fattore decisivo della storia e del mondo, come dirà il vecchio Simeone, e che divide il mondo in due - perché è proposta davanti alla quale si divide in due il cuore dell'uomo e si dividono in due tutti i cuori degli uomini - , vedendo da che cosa è nato Colui che le porte degli inferi non verranno più a distruggere, una forza umana la più grande di tutte, vedendo da che cosa è sorto, si rimane come pietrificati dallo stupore. Tutto il resto è comprensibile da tutti gli uomini - il senso religioso, lo chiama- no -, ma questo impatto e questo avvenimento è totalmente impensabile, imprevedibile, totalmente nuovo, totalmente e veramente incomprensibile: Dio fatto parte della nostra esperienza, dell'esperienza del nostro io, dell'esperienza della maternità della Madonna, dell'esperienza di ogni azione che compiamo.


don Giussani

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