venerdì 27 luglio 2007













Gustave Dorè,
Dante e Beatrice






Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand'ella altrui saluta,
ch'ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi no l'ardiscon di guardare.

Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d'umilta' vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.

Mostrasi si' piacente a chi la mira,
che da' per li occhi una dolcezza al core,
ch'entender no la puo' chi no la prova:

e par che de la sua labbia si mova
uno spirto soave pien d'amore,
che va dicendo a l'anima:Sospira.


Dante Alighieri, Vita Nova

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