domenica 26 agosto 2012

'Til Kingdom come

Hold my head inside your hands,
I need someone who understands.
I need someone, someone who hears,
For you, I've waited all these years.

For you, I'd wait 'til kingdom come.
Until my day, my day is done.
And say you'll come, and set me free,
Just say you'll wait, you'll wait for me.


                              Coldplay, da 'Til Kingdom come

sabato 11 agosto 2012

Edward Hopper, Excursions into philosophy

Ogni vita è inspiegabile, continuavo a ripetermi. Per quanti fatti si riferiscano, per quanti dettagli vengano forniti, il nocciolo resiste alla rappresentazione. Riferire che tizio è nato qui, si è recato là, che ha fatto questo o quello, che ha sposato la tale donna e ha avuto i tali figli, che è vissuto, che è morto, che si è lasciato alle spalle questi libri o quella battaglia, o quel ponte…niente di tutto ciò ci dice molto. Tutti vogliamo che ci raccontino delle storie, e le ascoltiamo come facevamo da bambini. Dentro le parole immaginiamo la vera vicenda, e a tal fine ci sostituiamo ai personaggi fingendoci capaci di comprenderli perchè comprendiamo noi stessi. E’ una mistificazione. Noi esistiamo per noi stessi, forse, e talora cogliamo anche un barlume della nostra identità, ma alla fine non siamo mai sicuri, e col passare delle nostre vite diventiamo sempre più opachi al nostro sguardo, più consci della nostra disorganicità. Nessuno può sconfinare in un altro – per il semplice motivo che nessuno può accedere a se stesso

Paul Auster, da La stanza chiusa