venerdì 25 maggio 2012

Alla scoperta di Gorkij


Checov e Gorkij

BARONE: Per quanto io posso ricordarmi, vedi?... fu sempre come se una nebbia stesse dentro al mio cervello. Io non sapevo cosa m’accadeva...mi sentivo sempre, come se in tutta la vita... non avessi fatto altro che vestirmi e spogliarmi... perchè? Chi lo sa! Io ho studiato... ho portato l’uniforme del collegio dei nobili... ma che cosa ho imparato? Chi lo sa!...Io mi son ammogliato, vestii il frack, e poi la veste da camera... mi presi un mostro di femmina, perchè? Chi lo sa!... Io ho finito tutto quello che avevo, e portavo una giacchetta grigia tutta logora, e calzoni di pelle di volpe... ma come mai sono arrivato sino al cane? Nemmeno la minima idea!.... Fui impiegato di finanza... ricevetti l’uniforme e il berretto con la coccarda... e portai via il denaro dell’ufficio... vestii la casacca dei galeotti e poi venni a finir qui... e tutto accadde come un sogno... è da ridere, non è vero?
SATIN: Non troppo... io la trovo piuttosto stupida!
BARONE: Già... anche a me pare stupida... Ma pure ci deve essere uno scopo perchè io sia nato... nevvero?

M.Gorkij, da I Bassifondi

sabato 19 maggio 2012

Il cuore di cristallo

Poi ch'ogni ardir mi circonscrisse Amore
Quel dì, ch'io posi nel suo regno il piede,
Tanto ch'altrui, non pur chieder mercede,
Ma scoprir sol non oso il mio dolore,


 Avess'io almen d'un bel cristallo il core,
Che, quel ch'i' taccio e Madonna non vede
De l'interno mio mal, senza altra fede
A' suoi begli occhi tralucesse fore;


 Ch'io spererei de la pietate ancora
Veder tinta la neve di quel volto,
Che 'l mio sì spesso bagna e discolora.


 Or che questo non ho, quello m'è tolto,
Temo non voglia il mio Signor, ch'io mora:
La medicina è poca, il languir molto.

Pietro Bembo, da Rime

giovedì 10 maggio 2012

“Vi è solamente un problema filosofico veramente serio: quello del suicidio. Giudicare se la vita valga o non valga la pena di essere vissuta, è rispondere al quesito fondamentale della filosofia”

A. Camus, da Il mito di Sisifo