Checov e Gorkij
BARONE: Per quanto io posso ricordarmi, vedi?... fu sempre come se una nebbia stesse dentro al mio cervello. Io non sapevo cosa m’accadeva...mi sentivo sempre, come se in tutta la vita... non avessi fatto altro che vestirmi e spogliarmi... perchè? Chi lo sa! Io ho studiato... ho portato l’uniforme del collegio dei nobili... ma che cosa ho imparato? Chi lo sa!...Io mi son ammogliato, vestii il frack, e poi la veste da camera... mi presi un mostro di femmina, perchè? Chi lo sa!... Io ho finito tutto quello che avevo, e portavo una giacchetta grigia tutta logora, e calzoni di pelle di volpe... ma come mai sono arrivato sino al cane? Nemmeno la minima idea!.... Fui impiegato di finanza... ricevetti l’uniforme e il berretto con la coccarda... e portai via il denaro dell’ufficio... vestii la casacca dei galeotti e poi venni a finir qui... e tutto accadde come un sogno... è da ridere, non è vero?
SATIN: Non troppo... io la trovo piuttosto stupida!BARONE: Già... anche a me pare stupida... Ma pure ci deve essere uno scopo perchè io sia nato... nevvero?
M.Gorkij, da I Bassifondi