mercoledì 9 aprile 2008

Ancora Pavese


















Friedrich, Monaco in riva al mare


Lo steddazzu

L’uomo solo si leva che il mare è ancor buio
e le stelle vacillano. Un tepore di fiato
sale su dalla riva, dov’è il letto del mare,
e addolcisce il respiro. Quest’è l’ora in cui nulla
può accadere. Perfino la pipa tra i denti
pende spenta. Notturno è il sommesso sciacquìo.
L’uomo solo ha già acceso un gran fuoco di rami
e lo guarda arrossare il terreno. Anche il mare
tra non molto sarà come il fuoco, avvampante.

Non c’è cosa più amara che l’alba di un giorno
in cui nulla accadrà. Non c’è cosa più amara
che l’inutilità. Pende stanca nel cielo
una stella verdognola, sorpresa dall’alba.
Vede il mare ancor buio e la macchia di fuoco
a cui l’uomo, per fare qualcosa, si scalda;
vede, e cade dal sonno tra le fosche montagne
dov’è un letto di neve. La lentezza dell’ora
è spietata, per chi non aspetta più nulla.

Val la pena che il sole si levi dal mare
e la lunga giornata cominci? Domani
tornerà l’alba tiepida con la diafana luce
e sarà come ieri e mai nulla accadrà.
L’uomo solo vorrebbe soltanto dormire.
Quando l’ultima stella si spegne nel cielo,
l’uomo adagio prepara la pipa e l’accende.


Pavese, da Lavorare stanca



Ho trovato un'altra delle poesie lette quella famosa serata su Pavese!

2 commenti:

Gloria ha detto...

Cara Annina,
ti chiamo così anche se non ti conosco, ma tramite il tuo blog che ormai è divenuto uno dei miei link preferiti, mi accorgo e mi stupisco dopo anni di movimento, che essere amici è l'essere testimoni. Come è possibile che io e te neanche ci conosciamo e ci hanno appassionato i stessi libri, le stesse poesie (su Pavese ho sostenuto un esame da 10 cr!), ma ad essere sincera il tuo blog mi sta facendo sollevare tante domande che tra lavoro e tesi si erano sopite... Un abbraccio, Glo

annina ha detto...

ciao! ieri ho visto il commento ma non ho avuto tempo per rispondere.. anche a me colpisce tantissimo quello che dice tu! io ho fatto questo blog più per piacere personale, per fissarmi le parole che mi colpiscono, rifletterci su...sono pochi i miei amici che frequentano i blog, sopratutto chi è a milano in appa e non ha il computer!e invece guarda, ho trovato due amici lontani!
si risollevano le tue domande attraverso un semlice blog?? in che senso? quali si erano assopite?