Anche se un giorno, amico mio,
dimenticassi le parole,
dimenticassi il posto e l’ora
o s’era notte o c’era il sole,
non potrò mai dimenticare
cosa dicevano i tuoi occhi.
E così volando volando
anche un piccolo cuore se ne andava
attraversando il cielo verso il Grande Cuore,
un cuore piccolo e meschino
come un paese inospitale
volava dritto in alto verso il suo destino;
e non riuscirono a fermarlo
neanche i bilanci della vita
quegli inventari fatti sempre senza amore.
Così parlavo in fretta io
per non lasciare indietro niente,
per non lasciare indietro il male
per non lasciare indietro il male
e i meccanismi della mente
e mi dicevano i tuoi occhi
ch’ero già stato perdonato.
E così volando volando
anche un piccolo cuore se ne andava
attraversando il cielo verso il Grande Cuore,
un cuore piccolo e meschino
come un paese inospitale
volava dritto in alto verso il suo destino;
e non riuscirono a fermarlo
neanche i bilanci della vita
quegli inventari fatti sempre senza amore.
E adesso torna da chi sai,
da chi divide con te tutto,
abbraccia forte i figli tuoi
e non nascondere il tuo volto,
perchè dagli occhi
si capisce quando la vita ricomincia.
E così volando volando
anche un piccolo cuore se ne andava
attraversando il cielo verso il Grande Cuore,
un cuore piccolo e meschino
come un paese inospitale
volava dritto in alto verso il suo destino;
e non riuscirono a fermarlo
neanche i bilanci della vita
quegli inventari fatti sempre senza amore.
Claudio Chieffo
Chieffo era un genio a scrivere canzoni come questa...ma sto cominciando a capire solo adesso cosa vuol dire! Grazie alla Lu e alla Rita per il pranzo di oggi, ma soprattutto alla Vale per la compagnia che mi sta facendo e il lavoro che stiam cominciando a fare! (e grazie anche a san Francesco, vero??)
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