venerdì 5 ottobre 2007

Canzone degli occhi e del cuore



















Anche se un giorno, amico mio,
dimenticassi le parole,
dimenticassi il posto e l’ora
o s’era notte o c’era il sole,
non potrò mai dimenticare
cosa dicevano i tuoi occhi.

E così volando volando
anche un piccolo cuore se ne andava
attraversando il cielo verso il Grande Cuore,
un cuore piccolo e meschino
come un paese inospitale
volava dritto in alto verso il suo destino;
e non riuscirono a fermarlo
neanche i bilanci della vita
quegli inventari fatti sempre senza amore.

Così parlavo in fretta io
per non lasciare indietro niente,
per non lasciare indietro il male
e i meccanismi della mente
e mi dicevano i tuoi occhi
ch’ero già stato perdonato.

E così volando volando
anche un piccolo cuore se ne andava
attraversando il cielo verso il Grande Cuore,
un cuore piccolo e meschino
come un paese inospitale
volava dritto in alto verso il suo destino;
e non riuscirono a fermarlo
neanche i bilanci della vita
quegli inventari fatti sempre senza amore.

E adesso torna da chi sai,
da chi divide con te tutto,
abbraccia forte i figli tuoi
e non nascondere il tuo volto,
perchè dagli occhi
si capisce quando la vita ricomincia.

E così volando volando
anche un piccolo cuore se ne andava
attraversando il cielo verso il Grande Cuore,
un cuore piccolo e meschino
come un paese inospitale
volava dritto in alto verso il suo destino;
e non riuscirono a fermarlo
neanche i bilanci della vita
quegli inventari fatti sempre senza amore.


Claudio Chieffo
Chieffo era un genio a scrivere canzoni come questa...ma sto cominciando a capire solo adesso cosa vuol dire! Grazie alla Lu e alla Rita per il pranzo di oggi, ma soprattutto alla Vale per la compagnia che mi sta facendo e il lavoro che stiam cominciando a fare! (e grazie anche a san Francesco, vero??)

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