sabato 8 marzo 2008


















Caravaggio, Maddalena penitente

Si rammenti pure che a Caravaggio potevano non essere ignoti i "teatrini luministici" del Tintoretto e del Greco; si avverta però che affatto nuovo era il pensiero che entro di essi dovesse ora collocarsi la vita stessa che non ha facoltà di prescegliersi ed è anzi sorpresa dalla luce nel suo aspetto d'incontro [...]. Nel Caravaaggio...è la realtà stessa a venir sopraggiunta dal lume (o dall'ombra) per "incidenza"; il caso, l'incidente di luce ed ombra diventano causa efficiente della nuova pittura (o poesia).



Roberto Longhi, da Caravaggio

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