martedì 26 gennaio 2010

"Dear George: Remember- No Man is a Failure who has Friends"
dal film "It's a wonderful life"

venerdì 22 gennaio 2010

Argento


















Marc Chagall

Era proprio la più bella e il ragazzo la guardava:
quando usciva a prender l’acqua lui con gli occhi le parlava,
lei cantava e non vedeva gli occhi suoi...mmmmm
La fontana della piazza lentamente si fermava
per sentire la ragazza, la ragazza che cantava...
lui sognava di cantare come lei...mmmmm

E un bel giorno prese un fiore dal giardino
coi colori della sera e del mattino...
la ragazza a quel profumo si voltò
e lui il cuore le toccò...mmmmm

I colori della vita lui voleva raccontare:
dipingeva sopra i muri le montagne, il grano e il mare...
lei sentiva di veder con gli occhi suoi...mmmmm

E la gente dalle case li guardava
Affacciata alle finestre si incantava,
dai balconi coi gerani e con le rose
sorridevano le spose...mmmmm

Era proprio la più bella e lo sposo la guardava,
con il suo vestito bianco che la notte rischiarava,
si dischiusero le labbra e lui cantò...mmmmm
al sentire quella voce la sua sposa l’abbracciava
e la luce della luna il suo viso le svelava:
lui cantava e lei stupita lo guardò...mmmmm

E fu festa festa grande nel paese
Con la banda e le campane delle chiese:
il profumo del Destino ci sfiorò
ed il cuore ci toccò...mmmmm

Claudio Chieffo

sabato 9 gennaio 2010

“Non esiste, sulla terra, qualcosa che costituisca un argomento poco interessante; l’unica cosa che può esistere è una persona poco interessata. Nulla è più accanitamente richiesto di una difesa dei noiosi. Quando Byron divise l’umanità fra i noiosi e gli annoiati, tralasciò di osservare che i tratti più nobili sono sono propri esclusivamente dei noiosi, i meno nobili, degli annoiati, tra cui metteva anche se stesso. Il noioso, con il suo entusiasmo siderale, la sua solenne felicità, può, in un certo senso, essersi dimostrato poetico. L’annoiato di sicuro si è mostrato prosaico. Senza dubbio, noi potremmo trovare una seccatura contare tutti i fili d'erba o tutte le foglie degli alberi; ma la circostanza dipenderebbe, non dalla nostra baldanza o gaiezza, ma dalla nostra scarsa baldanza e gaiezza. Il noioso procederebbe, baldanzoso e gaio, e troverebbe i fili d'erba splendidi come le spade di un esercito. Il noioso è più forte, è più gioioso di noi; egli è un semidio, anzi, è un dio. Perché sono gli dei che non si stancano dell'iterazione delle cose; per loro, il calar della sera è sempre nuovo, e l'ultima rosa è rossa come la prima”.
G.K. Chesterton

sabato 2 gennaio 2010


















[...]
Così, quando sarai a quell’ultimo ponte
con il tempo alle spalle e la vita di fronte,
una mano più grande ti solleverà
abbandonati a quella non temere perché
c’è Qualcuno con te.
C’è Qualcuno con te, non ti lascerà mai
non avere paura non fermarti e vai...


Claudio Chieffo, da Favola


Grazie.